Il dubbio è double, da single passa all’album (non fermarti al secondo)
- Andrea Trofino
- 2 ott 2010
- Tempo di lettura: 2 min
Due di dubbio. E’ senza dubbio che la radice del dubbio nasca da due. Da due persone qualunque che dalle certezze della propria solitudine vogliono costruire le incertezze della vita del doppio. Si è sempre dimostrato come il doppio crei ambiguità anche nel caso in cui fosse qualcuno con una personalità multipla (spesso è quella personalità che compra la Multipla della Fiat pur vivendo da sola) una doppia faccia, un doppio petto, un voltagabbana, un vestito double face. Avete mai cercato di rivoltare i gabbiani? Sarebbe il lavoro perfetto per un voltagabbiana. Ma passiamo al dunque attraverso il per quando. Tutto ciò creerebbe una faccia con la stessa medaglia. Se il dubbio è figlio del due di chi sarà il figlio di quei due? Saranno i figli dell’incertezza. Mi accorgo che sto arrampicandomi sui muri come farebbe il dubbio arrampicandosi su uno specchio. Di sicuro quel dubbio sbaverebbe come una lumaca lasciandoci sopra una scia. Di dubbio ovviamente. Il succo del discorso (che consiglio venga bevuto a stomaco vuoto) è che il dubbio s’instilla come una lacrima quando da uno vogliamo divenire due, quando da single decidiamo di voler diventare double (mai fermarsi al double, bisogna continuare almeno fino all’album di famiglia intero), quando da soli vogliamo fare le coppie e da tutti questi movimenti doppi (quasi zoppi) la maggior parte di tutti i soli (a volte lune) non perdono tempo a fare carte false e quindi oltre alle coppie creare anche assi nella manica, bastoni tra le ruote, Bastioni di Orione tra le ruote stellate dell’Orsa Maggiore oltre Blade Runner (questi sono i fuggiaschi). Il dubbio nasce da due. Da uno nasce una vaga certezza. E’ da zero che possiamo ricominciare senza ombra di dubbio. Ma sono sicuro di tutto quello che ho scritto? Il dubbio è direttamente proporzionale al grado di solitudine e moltitudine che percepisci. Ma tutto questo è ancora tutto da verificare. Domani è un altro giorno, e oltre al sole, di certo, mi sorgerà un altro dubbio. Vi farò sapere.
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