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  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 8 set 2008
  • Tempo di lettura: 1 min

Lungo la spiaggia cammina una ragazza con un abito scuro troppo vecchio e troppo stretto. Ha corso lungo la striscia di sabbia bagnata ma adesso che il sole sta sorgendo e si sta liberando dall’abbraccio del mare si ferma. La sua attenzione è tutta per l’acqua che stuzzica la terra con colpi leggeri per subito ritirarsi, e lei si avvicina un poco per ballare con la spuma. Le sue gambe abbronzate la portano fino all’orlo dell’oceano e poi di nuovo indietro in un balletto silenzioso ma perfettamente coreografato. Di colpo sobbalza al rumore di uno sparo. Di colpo sobbalza al rumore… Di colpo sobbalza sentendo i gabbiani stridere. Distratta interrompe la danza e le onde le circondano le caviglie col fresco impatto della spuma triofante.

Sopra di lei i gabbiani si tuffano, si rialzano e si allontanano con una gran curva, riflettendo le prime luci del sole con le piume delle ali. La ragazza piroetta per guardarli, e spruzzi salati balzano a bagnarle i capelli e le guance. Lei fa una smorfia, si asciuga con calma gli occhi per evitare che il saleglieli irriti, fa una pausa per guardare tre figure che emergono fra le dune dirette verso la spiaggia. Sembra che la donna e l’uomo e il meraviglioso bambino che sta fra di lorosiano senza vestiti, ma sono così lontani e i suoi occhi sono leggermente offuscati dalla spuma marina che non può dirsene sicura. Ma può vedere bene che si tengono per mano. La ragazza riprende il suo ballettocol mare; dietro di lei, con gli occhi strizzati per difendersi dalla forte luce del mattino, Andrea e ******** guardano l’alba con occhi aperti di fresco.

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