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Non ho tempo da perdere con te

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 31 ott 2010
  • Tempo di lettura: 2 min

Non ho mai tempo per te. In ogni attimo, minuto e secondo della mia vita non ho mai un’ora per te. Non ci sono mai quando ne hai bisogno. Scompaio esattamente nel momento di ogni tua apparizione e non riesci mai neanche a vedermi allo specchio, almeno per un istante, a fianco a te a riflettere insieme, a pensare un attimo su come conciliare le nostre vite distinte. Distinte ma senza distintivo, divise ma allo stesso tempo così unite che nell’incrociarci, se fossimo di sesso opposto, invece di vite divise ci moltiplicheremmo. Abbiamo la faccia di un pesce che non sa trovare ossigeno all’interno della sua bolla d’acqua. Tu che hai sempre voglia di dirigerti verso l’alto come una bolla di sapone verso i vari castelli in aria ed io che ho voglia di sprofondare al di sotto della terra come una pesante incudine in cui scolpire ogni tuo, ogni mio fardello. Non ho mai tempo neanche di regalarti un bacio ed una carezza, di curare le tue ferite infette, non ho un attimo con tutto questo peso del tempo che mi opprime le tempie e non mi regola lo scandire delle mie dita intrecciate alle tue. Di una sola cosa avremmo necessariamente bisogno, di venirci incontro un giorno e renderci l’uno parte dell’altro. Non puoi la mattina far finta di dormire mentre io vado subito via senza salutare. Sono certo che un giorno ci scontreremo fortemente così come fanno due atomi impazziti e finalmente potremmo ritrovarci. Siamo noi due la mezza mela che ha deciso di scindersi. Ricongiungiamoci te ne prego. Dammi fiato. Abbiamo bisogno di essere una persona sola per essere un’uomo intero. Hai capito vero quello che voglio dire? Non sfuggirmi più la mattina quando ti cerco allo specchio e non ti vedo più. I tuoi maledetti occhi sono dannatamente simili ai miei. La tua bocca è quella che ho sempre desiderato da quando sono nato e l’ho amata per ogni cosa che sapeva pronunciare, sin dai primi vagiti. Caro me stesso, è ora che ci diamo un appuntamento che ci conduca a nozze per un convivenza con la nostra stessa vita fino a che morte non ci separi. Sposa la mia stessa causa. Alla fine della nostra convivenza non dovrai preoccuparti di nulla. Penserà a tutto il giudice. I miei e i tuoi beni ce li porteremo comunque altrove. Solo insieme, io e me, saremo ricchi.

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