Nel nome
- Andrea Trofino
- 12 set 2008
- Tempo di lettura: 1 min
Nel nome del Padre Jeremy.
Siamo a lungo fermi in balia dei venti, ci spazzano via i ricordi, adesso che siamo dimentichi di ogni passato ci frustra il presente ed il nostro futuro non è ancora realizzato. Credo che dovremmo farlo ora, rendere il nostro futuro il nostro presente perché se è vero che in lui vediamo rosa e in questo nostro adesso vediamo grigio l’unica soluzione è far sì che ciò che ci attende al di là dell’oggi arrivi qui nello stesso istante in cui ti scrivo. Voglio vederci rosa piuttosto che chiaro, lo sai, il troppo chiaro mi da fastidio alla vista e all’animo, la troppa consapevolezza può creare dolore, ho bisogno, non un attimo, ma sognare sempre nel margine di questa realtà.
Lungo il mare s’innalzava un ponte fin nel punto più profondo. Lassù tirava la brezza della vita, e se vogliamo anche l’ebbrezza, il nostro modo di vedere allucinate le cose, con la testa che un po’ gira perché lassù su quel ponte si provano vertigini anche osservando verso le luci delle stelle. Le nostre cose allucinate sono lì in alto. I nostri unici punti fermi. Dovremmo imparare a leggerle meglio, raccogliere la più bella con una sola mano. E’ quello il futuro che dobbiamo fare nostro.
Nostro Signore ci benedice. Nostro Padre è scomparso.
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