Lorena come un fiume
- Andrea Trofino
- 28 ago 2010
- Tempo di lettura: 1 min
Lorena correva con la testa dritta e le mani tese in basso,
io dissi a lei di darmi una mano
Lorena mi dette una mano da tenere per mano
Un passo, due, quattro, camminavamo insieme sulla strada
Con le mani in mano, piuttosto che mano nella mano,
Volevo percorrerle i fianchi con le braccia mie
Lorena che correva più veloce
Su una strada così deturpata, lei così precoce
Avrei voluto metterle un orecchio sulla pancia
Ascoltare che più sopra era viva
E Lorena correva e inciampava, Lorena andava e non tornava
La tenevo per mano, ma il braccio mi strappava
La pelle si spezzava mentre Lorena si buttava via
Rimase sull’erba a lungo da poterla osservare
Entrare nei suoi occhi chiusi per scoprire i sogni suoi
Di quand’era ancora viva e camminavamo mano nella mano
Lorena era andata via, mi era sfuggita di mano
Cercavo i desideri suoi che aveva sparso su quell’erba
C’era di tutto su quel prato che brillava
La sua bocca semi aperta, le labbra ancora così calde
Lorena era andata via
E mai più sarebbe tornata mia.
Con un po’ di fiato corto le dissi addio.
La sua bocca era ancora calda e rossa.
Lorena era trascorsa come un fiume,
lungo il mondo la sua vita.
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