Fiochi boati
- Andrea Trofino
- 6 apr 2009
- Tempo di lettura: 1 min
Ho lavato il dolore nel solco di lacrime non mie ho sospirato all’ombra di un albero fiero che i miei occhi non avevano visto prima e finalmente ho sostato lontano dal fragore del mondo.
Che il Sole d’Oriente esploda ad incorniciare occhi di verità nude a colpire pietre conficcate di mala-amore a stracciare vesti dorate di colpe mai scontate nel fango intrise.
Qui. Dritto. sono ad accoglierti nella tua sosta nel palmo aperto di chi sa slegare.
Ed il mio anelito di vita scorra e soffi lieve su mani che incontrano destini non miei e che nell’abbraccio unisono diventano perché
unisono sono.
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