Siamo rei, peccatori
- Andrea Trofino
- 6 giu 2010
- Tempo di lettura: 1 min
Se potessi ti affascinerei, mi rivolgerei a te con le mani, ti fascerei, se potessi mi avvicinerei, ti farei sorridere, ti avvincerei, se potessi mi allontanerei, in quel letto mi distenderei, ti prenderei, se potessi ti prederei, io sarei cacciatore e ti caccerei in un guaio che sarei io se potessi mi t’impossesserei, tutto scorre, panta rei, saresti il mio percorso, il sentiero, il mio fiumiciattolo me ne approfitterei per pescarti con le mani nel mio sacco nel mio sacco a velo nella mia barca a vela nella mia punta avvelenata della lingua ti riavvolgerei. Saresti nastro di cassetta per i ricordi e saresti n’astro nascente per il presente. T’inchioderei sull’asfalto, ti smaltirei, saresti la mia sbornia, saresti la mia sorniona, e piano con una mano ti addormenterei perché tutto scorre ed io me ne dimenticherei. Io e te, che siamo rei, io per te che peccherei.
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