Rubrica di psicologia positiva 1.
- Andrea Trofino
- 12 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Ti è mai capitato di pensare “Perché proprio a me?”. Molto spesso lo pensiamo quando accade qualcosa di negativo nella nostra vita. In questi casi si possono usare due strategie, anche perché non è bello piangersi addosso fino a diventare ruggine, qualcosa bisogna fare e ci si può porre un’altra domanda: “E perché dovrebbe capitare ad un altro piuttosto che a me?”. Potresti provare rabbia, ma prova ad andare avanti e poniti anche questa domanda: “Cosa posso imparare da quello che sta succedendo, come mi devo adattare a questa situazione?” Una situazione che non è un ostacolo ma è il percorso della mia vita, perché quando trovi una buca lungo la strada, non è un ostacolo, ma è la strada stessa.
Se dedicassimo la stessa energia che dedichiamo a trovare giustificazioni, scuse o annegare i nostri errori, nel migliorare noi stessi vivremmo in un mondo di supereroi.
Ci sono due modi per affrontare le difficoltà: modificare le difficoltà, oppure modificare te stesso affinché tu divenga in grado di affrontarle.
Se vuoi incontrare una persona sicura di sé, una persona di valore, che ti completi, che ti faccia sentire sostenuto, appoggiato e che comunque colmi alcune tue mancanze e aggiunga valore alla tua vita, devi essere proprio tu una di quelle persone, una persona cioè che aggiunge valore alla vita degli altri. Sono le persone complementari quelle che combaciano bene insieme e che si attraggono. Una persona sicura e di valore non ha nessun interesse a fare il crocerossino o la crocerossina o a sistemare i problemi della vita di un’altra persona. Questo non vuol dire che tale persona non possa essere di supporto o di aiuto. Per incontrare qualcuno di valore, devi trasformare te stesso in una persona di valore perché te lo meriti.
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