Imbatuffolati
- Andrea Trofino
- 17 gen 2010
- Tempo di lettura: 1 min
Ho stravisto per te, ho tolto vestiti per me, ti ho svestita e denudata, Ho sudato attraverso me e te, ho trasudato e tralasciato altro Ho travisato e già ti avevo avvisato che ero ormai un uomo mancato eppure sono stato colpito dalla tua mira al viso, dunque ero un uomo avvisato. E come tale avrei dovuto rinunciare e denunciarti per aver attentato al mio cuore, al fattore battito cardiaco, o a quello delle mie ciglia così com’ero ammirato di te, mi ci specchiavo, non riflettevo più, ero folle, ed era come se all’improvviso sul tuo viso io ero te e tu eri me, ed anche se non eravamo ancora in tre sarebbe bastato un altro po’ di seme e di stare insieme e un po’ della tua pelle e dei tuoi umidi nascondigli, che conigli! Ci siamo imbattuti in questo amore liquido, ce ne siamo imbevuti a bocche piene ce ne siamo ubriacati, inebriati e ci siamo combattuti e annientati. Siamo stati dondolati e come due allodole, abbiamo creduto al piattino e adesso quel piatto piange e a giocare a poker con i cuori si rischia di perdere l’asso nella manica, e si inizia a navigare e nuotare affondo, in fondo in fondo.
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