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  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 13 feb 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Nessuno era così scemo da preoccuparsi se tornavi con le ginocchia sbucciate dopo ore fuori casa Ovviamente senza telefono. Quando ero bambino le cicatrici davano status. Lealtà e onore anche. Se fra maschi ci scontravamo a pugni per la strada e un gruppo era di cinque e uno di sette. Due si facevano da parte perché questo dava più status che vincere. Poi sono arrivati gli status symbol che si comprano coi soldi, e quando in cinque si incontrano con sette, quelli che hanno il cellulare e l’orologio più costoso hanno vinto senza nemmeno combattere. Così le persone hanno iniziato a vendersi lealtà e onore per uno smartphone. Queste persone sono ormai tanto flippate e sconnesse da cosa sia lo status reale che mi vedono con l’autista assistente o con una bella ragazza e credono sia questione di soldi. È questione di cicatrici, onore, lealtà. Di buono c’è che non dobbiamo scannarci per ottenerli dagli altri. Che non li stampa la banca centrale. Che ognuno può ottenerli. Di brutto c’è che chilo per chilo costano molto più dell’oro e che non sono pagabili a rate. Ma tutto d’un pezzo. Ogni maledetto giorno.


 
 
 

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