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  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 27 ott 2013
  • Tempo di lettura: 1 min

Un tempo si sogna di possedere il cuore della donna amata; in seguito, sentire che si possiede il cuore di una donna può bastare a farvene innamorare. Così, all’età in cui parrebbe, poiché nell’amore si cerca soprattutto un piacere soggettivo, che il gusto per la bellezza di una donna dovrebbe essere la parte più grande dell’amore, in realtà l’amore – l’amore più fisico – può nascere senza che alla base ci sia stato desiderio iniziale; a quest’epoca della vita, si è già stati feriti più volte dall’amore, che non si evolve più solo seguendo le proprie leggi ignote e fatali, davanti al nostro cuore stupefatto e passivo. Noi veniamo in suo aiuto, lo alteriamo con la memoria, con la suggestione. E riconoscendo uno dei suoi sintomi, ci ricordiamo e facciamo rinascere gli altri. Poiché possediamo la sua canzone, tutta incisa in noi, non abbiamo bisogno che una donna ce ne dica l’inizio – pieno dell’ammirazione ispirata dalla bellezza – per trovarne il seguito.

 
 
 

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