Tra donna e uomo, I
- Andrea Trofino
- 11 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Nella donna l’amore è una potenza, una potenza generatrice, tettonica, quando l’amore si manifesta in una donna è uno dei fenomeni naturali più imponenti di cui la natura possa offrirci spettacolo, è da considerare con timore, è una potenza creatrice dello stesso tipo dei terremoti o degli sconvolgimenti climatici, è all’origine di un altro ecosistema, di un altro ambiente, di un altro universo, con il suo amore una donna crea un mondo nuovo , piccoli essere isolati gorgogliavano in un’esistenza incerta ed ecco che la donna crea le condizioni di esistenza di una coppia, di una nuova entità sociale, sentimentale e genetica, la cui vocazione è proprio quella di eliminare ogni traccia di individui preesistenti, tale nuova entità è già perfetta nella sua essenza, come aveva capito Platone, a volte si può complicare strutturandosi in famiglia, ma questo è quasi un dettaglio, contrariamente a ciò che pensava Schopenhauer, in ogni caso la donna si dedica interamente a questa missione, vi si immerge, vi si dedica come si suol dire anima e corpo, e comunque per lei non fa molta differenza, per lei la differenza tra anima e corpo è solo un cavillo maschile senza importanza. A questo compito, che in realtà non è tale, non essendo altro che la pura manifestazione di un istinto vitale, sarebbe pronta a sacrificare senza esitazione la propria vita.
L’uomo, all’inizio, è più riservato, ammira e rispetta quel turbine emotivo senza capirlo del tutto, non gli sembra il caso di fare tante storie. Ma a poco a poco si trasforma, a poco a poco viene risucchiato dal vortice di passione e piacere scatenato dalla donna, per l’esattezza riconosce la volontà della donna, la sua volontà incondizionata e pura, e capisce che tale volontà è in sé buona, in cui il fallo, nucleo del suo essere, cambia statuto diventando altresì la condizione di possibilità di manifestazione dell’amore, dato che l’uomo non possiede altri mezzi, e questa strana alterazione fa sì che la felicità del fallo diventi uno scopo in sè per la donna, uno scopo che non tollera restrizioni. La vita senza donna diventa impossibile e a quel punto l’uomo comincia ad amare.
Perciò l’amore nell’uomo è una fine, un compimento, e non, come nella donna, un inizio, una nascita. Ecco cosa bisogna tener presente.
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