Passato remoto di Essere
- Andrea Trofino
- 5 lug 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Da uno Stato che si nutre del gioco d’azzardo per ingrassare le proprie tasche, già colme delle angosce altrui, non possiamo aspettarci nulla di buono. Lo Stato mente, è lui per primo a bleffare. Prima vi invita a giocare con il così detto gioco responsabile e poi… vi invita a curarvi. C’è uno Stato che decide di scommettere sulla nostra pelle e che affonda esatto in una delle piaghe più dolorose che l’epoca contemporanea conosca: il panico. Il panico è il potere dato ai giornalisti, ai telegiornali e alle pubblicità su internet: servono a suscitare il panico dopo la calma. Solo in questo modo si può tenere la volontà di ognuno in un perenne contenimento e condizionamento delle masse. Solo mantenendo viva la dicotomia vincente/perdente. Uno Stato che è sempre e di più participio passato di Essere.
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