Mi hanno insegnato a scavare
- Andrea Trofino
- 9 ott 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Io sono nella cantina, tu vivi lassù nel cielo. Siamo diventati così diversi da un po’ di tempo a questa parte. Io sono nella cantina e sto iniziando a scavare un tunnel per scendere ancora più in profondità, tu sei lì nel cielo, sempre più bella e misericordiosa. Così sexy. Sei sempre più luminosa amore mio, una stella della firmamento. Dammi una mano, fammi volare con te lontano nel cielo. Sono entrato nel tunnel. Mi hanno detto che una volta che raggiungi il fondo devi imparare a scavare più in profondità per poter trovare forse un bottino, un nuovo spendente tesoro. Angelo mio, tu sei nel cielo, io sono nella cantina che scavo per ritrovarti. E scavo sempre più in profondità. Sei diventata all’improvviso la modella che tutti cercano, la più bella, la più ricca, la più charmante. Ho cominciato a bere nel silenzio della domenica, a farmi di coca mentre ti guardavo in TV, a farmi di ero prima di mettermi a letto e di nuovo tutte le pasticche della dispensa la mattina per aiutarmi a togliere le pietre dal fondo della mia cantina, per farmi scavare fino a trovare la luce. Sei diventata irraggiungibile amore mio, perché? Mi avevano insegnato ad andare in profondità fino ad affogare nel sottosuolo, ci sarà una luce in fondo a questo tunnel? Io vedo solo buio pesto amore mio ma so che mi stai facendo scavare in profondità per farmi scoprire il mio essere, per illuminarmi. A che serve diventare profondi amore? Serve a questo? A che serve soffrire amore mio? Per diventare più saggi, per aiutarmi ad essere il sommozzatore dei miei sentimenti, per farmi sentire tutto il dolore del mondo e aiutarmi a scavare, a scavare sempre più in profondità, per scoprire la mia luce e la tua, la migliore versione di sé stessi. Io ci voglio credere. E poi ti ho vista volare in alto, sei arrivata lassù più in alto come un angelo splendente, da qui giù ti stanno santificando. Sei diventata la Madonna che prego tutte le mattine davanti al camino spento nella stanza vuota e fredda. Sei diventata Beatrice che supera l’inferno e raggiunge il Paradiso, io sto diventando Dante che scopre quanto è geniale e bravo a scrivere nella cantina da esplorare. Presto sarò ricco, lo dicono tutti sulle pagine dei cellulari. Io ci voglio credere. Scendo, continuo a scendere, sempre più in profondità, la luce che vedo in fondo sei tu. E che quella luce mi salverà. Mi hanno detto che quella luce sei tu che mi prendi per mano amore e mi salvi da tutta la sofferenza del mondo. Mi hanno detto che una volta raggiunto il fondo devo solo iniziare a scavare e a scavare e poi potrò soltanto risalire, lo dicono tutti, forse è una bugia? Forse mi hanno mentito? Madonnina bella e santa ti sto pregando con le mani giunte, in ginocchio con le ginocchia scorticate con gli occhi chiusi e il sudore sulla fronte fredda. Passano alcuni minuti. Mi stanno mettendo un telo sopra dove sto dormendo. Chissà che scherzo mi vogliono giocare. Ti sto sognando, sogno di trovarti finalmente in fondo alla cantina. Ero arrivato proprio a vedere l’abisso dopo aver bevuto di tutto, dopo avermi impasticcato fino a scoppiare, dopo aver tirato fino a sfiatare. Dopo la polverina bianca ho visto un lampo che mi ha colpito in mezzo agli occhi, un dolore forte al petto. Ho davvero pensato per un attimo di averti trovata, non fare scherzi con me tesoro mio. (passano alcune ore) Adesso mi stanno portando via. Mi hanno buttato via, ogni persona che ho incontrato mi ha sempre messo da parte, lo hai fatto anche tu? Ho scavato una fossa larga qui in fondo dove volevo rivedere la luce e riabbracciarti ma credo ci sia stato un equivoco. Mi stanno buttando via come un sacco dell’immondizia e non capisco bene dove mi stiano mettendo. Nella mia stessa fossa? Forse è un equivoco. Adesso mi dicono di pregare. Il prete sta benedicendo e dice che sono stato un uomo colpito dal male di vivere, deluso in amore, sfortunato nel lavoro. Che mi sono scavato la fossa da solo. Mi stanno ricoprendo lentamente nel buco in cui pensavo di vedere la luce. Vedo del terriccio che mi salta negli occhi, un piccolo raggio di sole che si spegne all’improvviso. La stanno chiudendo. Allora è vero che funziona così. Tra un po’ sarò da te nell’Alto dei Cieli, laddove sei diventata la stella del firmamento e ti applaudono tutti a mani giunte. Quante volte ti ho pregato. Sei la mia madonnina e presto ti potrò abbracciare. Un velo mi sta congelando. La gente torna a casa dopo aver pianto, sento una donna gridare “Amore, amore, perché lo hai fatto?”. Sarà stata solo la mia immaginazione, la mia stella è lassù nel cielo.
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