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Le distanze insormontabili tra uomini e donne

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 11 mag 2013
  • Tempo di lettura: 1 min

Distanze che non si colmeranno mai, neanche con dei colmi, vuote distanze tra me e gli altri, tra i sognatori e gli svegli. Ho cercato di salvare la tua anima, ma come ho potuto pensare di farlo, quando mi è impossibile salvare la mia di anima, ho cercato di raggiungerti a casa e di farti sentire sicura ma sono illusioni che si perdono nel tempo nessuno cura o salva l’altro, pensavo mi potessi curare, pensavo mi potessi nutrire attraverso i tuoi seni dove dietro batte il cuore che pensavo fosse l’amore sono stato un sognatore e adesso vivo solo incarcerato nei castelli in aria nonostante la mia fin troppo rigida realtà le catene ai polsi sono state create dalle mie favole e adesso sono prigioniero di una casa che non è mia, di un mondo da cui vorrei fuggire, di nuovo. Per raggiungerti forse ancora un’altra volta, l’ultima, e se mai capitasse di darci il bacio, quello sarebbe reale, l’inizio della nostra realtà, nobile, reale. Io il re tu la regina.  E faremmo scacco matto nel mio castello in aria giocando a fare i pedoni che attraversano gli strati tra una nuvola e l’altra.  Completamente disastrati. 

 
 
 

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