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La profezia avverata

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 12 mar 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

La profezia si è finalmente avverata, quel giorno in cui la mia lontana prozia di Nannitaria nel suo piccolo orto trovò un fogliettino stropicciato ai lati e leggendone il contenuto rimase talmente scioccata che mio zio, suo marito cornuto, dovette chiamare i medici per farla ricoverare nel manicomio di Villa Cadenza, in provincia di Cecenza. Sì, si è avverata. Da oggi non potete toccare più nulla, potete solo guardare. Ogni cosa che proverete a toccare si trasformerà in una corona di latta inutile e ferrosa. Questa maledizione proviene da strani cambiamenti nell’aria, mutamenti di umore nella Terra tutta, capi di Stato usciti di senno, puttane impazzite dalla miseria che mostrano il loro seno ai balconi, fiumi trasformati in acque torbide da piogge di colore melmoso, veleni provenienti da paesi Orientali mai conosciuti prima che adesso invadono le nostre belle terre azzurre e dorate di frumento. Il Sindaco ci dice che la profezia si è avverata a causa di due Orientali e un ometto tedesco di Germania venuti in visita dalle nostre umili parti per portare la Sventura Universale. Due cinesi della Cina, un tedesco anch’esso stato in Cina e naturalmente ci mancava il contatto con l’italiano scemo: un comunista depravato che dando loro la mano è stato subito colpito da una strana forma di malessere che tutt’ora lo accompagna. Da quel momento tutto si trasformava in coroncine di latta inutili per ogni scopo, anche per essere rivendute a mercanti altrettanto sprovveduti.

“Sembra quasi una barzelletta, mio Signore. Vuole che torni alla mia stanza?” “No, no, la prego continui! Devo sapere ogni cosa!”.

Ebbene, la nostra gente inizia morire di fame perché ogni volta che qualcuno prova a toccare del cibo esso si trasforma in una corona di latta. Nelle coppie unitesi in matrimonio, mentre cercano di trovare la posizione migliore per la copula, eh mi scusi Signore, ma sono cose che debbo dire, uno dei due coniugi pure si trasforma in una corona di latta con il membro eretto che non scende più per almeno cinque giorni e non c’è verso di staccare questo arcano prodigio dall’altrui signora incappata in questa maledizione. Quindi mio Signore il fatto è che se continua così moriremo tutti. Niente bambini che popoleranno le piazze e niente più cibo! Non ci si può più nemmeno abbracciare!

Secondo notizie esterne la popolazione si stava decimando e comparivano lungo i campi tantissime piccole strane corone di latta con le punte dritte verso il cielo e di nessunissima utilità per nessuno. Il Signore stesso avvicinatosi alla sua consorte divenne una corona, un Re con la corona, rimase solo la “corona” e l’uomo sotto scomparve. La regina scappò nella terra più lontana e si ritrovò, strano caso, in Cina, proprio da dove provennero i tre strani tipi, i Trettrè che più un italiano davano come risultato i Quattro dell’Ave Maria, eh sì, perché adesso solo la Madonna poteva salvare il mondo da questo disastro di coroncine che apparivano ovunque, dappertutto persino nei sogni di ogni essere umano sulla Terra nostra, in milioni di allucinazioni, anche persino nel deserto!

Qualcuno ipotizza che si tratti della Corona Inglese mio Signore! Ma sarebbe assurdo non trova? Quel paese si è voluto isolare da noi e ci ha fatti fessi tutti!!! Probabilmente c’è qualcosa di reale in tutto questo? Cosa ne pensate? Balle, non possono che essere balle e balle di fieno per di più! E anche le palle… tendevano ad aumentare i peso e scendere sempre più in basso inesorabilmente fino a cadere con un tonfo immenso ma rapido come se scomparissero nel terreno stesso… Se qualcuno non interviene, se qualcuno non pone rimedio, moriremo tutti senza più amore e senza abbracci. Senza più cibo e bevande. Le cascate iniziarono a traboccare di coroncine inondando il mare intero con milioni, miliardi di coroncine. Il mondo si riempì tutto e solo alcuni pochissimi uomini intrepidi continuarono a sopravvivere. Queste coroncine, facevano pensare alle monete del Regno, all’avidità. Forse tutto questo accade, e ve lo dico io, uno dei pochissimi superstiti, perché qualcuno sta tentando di uccidere l’amore tra le persone che abitano questo puntino di Terra nell’Universo. Che Dio ci perdoni! Ah, ma io non credo in Dio. Dovrò perdonarmi da solo e perdonare tutti gli altri.

Adesso giaccio disteso, infreddolito, con il culo di fuori, mi sveglio intorpidito e sofferente, tutto questo fottutissimo disastro perché non siamo più stati capaci di baciarci e abbracciarci per delle altrettanto fottutissime coroncine?!? Devo alzarmi e brandire la spada di bronzo. Devo partire. Devo trovare il colpevole di tutto questo.

 
 
 

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