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La ballata dei notturni

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 12 ago 2010
  • Tempo di lettura: 1 min

Noi nel buio della notte vediamo più di voi nel sole accecante del giorno

noi che camminiamo con il pensiero lungo le onde del mare delle idee

laddove affondiamo e riemergiamo come divinità nuotatrici

noi che sprofondiamo nelle nostre più torride profondità

per poi risalire a vedere la luce come secchi ripresi da un pozzo

nella nostra pelle bagnata si riflette la luce delle stelle

e sul nostro petto si segna il cerchio della luna come il fuoco

a tutti noi che dormiamo tutto il dì cercando le risposte

a domande che neanche potreste immaginare

noi siamo come ascensori impazziti che scendiamo e risaliamo senza correnti

senza correnti di pensiero da seguire

una stirpe dissacrata e massacrata, una stirpe non troppo sacra

noi che nella notte facciamo ballare le idee in una danza intorno alle tenebre

noi che non siamo orgogliosi della solitudine ma è l’unica su cui possiamo contare.

Ecco, da oggi in poi chiamateci notturni. E noi arriveremo alle vostre case.

La notte sta morendo ed il giorno, si suppone, stia nascendo.

Siamo i notturni nel sole splendente d’estate.

 
 
 

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