L’Universo esiste perché noi lo osserviamo
- Andrea Trofino
- 24 lug 2015
- Tempo di lettura: 1 min
I quanti agiscono come particelle solo quando li stiamo osservando. Nel resto del tempo, nascosti ai nostri occhi, sono parte di un’onda, distratta e apparentemente disinteressata, nella quale non sappiamo cosa stia di preciso accadendo. Là tutto è possibile, imprevedibile e diverso. Se però si rendono conto che li stiamo osservando, cominciano subito a comportarsi così come ci aspettiamo, in modo logico e ordinato.
Perché esista l’Universo è necessario che in una qualche tappa del suo sviluppo siano comparsi degli osservatori.
Mi guardano, dunque esisto.
Va bene, ma, se non mi osserva nessuno, esisto davvero?
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