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L’odio

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 24 gen 2010
  • Tempo di lettura: 1 min

L’odio vuol dire desiderare ancora ciò che fu amato. L’odio è un atto del volere. Quando odiamo in realtà è perché vorremmo quella cosa o quella persona che tanto odiamo. Perché almeno per una volta l’abbiamo avuta nostra e poi l’abbiamo sentita persa. E forse quell’odio non è mai neanche rivolto verso la persona che ci ha abbandonati, ma è un odio rivolto verso noi stessi, una rabbia contro di noi perché abbiamo la sensazione che sia stata colpa nostra se quella persona ha preferito lasciarci. Ma se tu odi, vuol dire che prima hai anche amato intensamente. L’ideale quando una persona ci lascia è l’indifferenza. Ciò forse vorrebbe dire di essere indifferenti anche a noi stessi? No. Probabilmente potrebbe significare che già siamo pronti per amare altre persone. Dobbiamo saper essere un vuoto ed essere pronti ad accogliere chiunque.

 
 
 

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