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Improbabilità

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 21 feb 2018
  • Tempo di lettura: 1 min

Ad ogni diverso cibo dell’anima, ingurgitiamo demoni e angeli, zucchero e amaro, è nell’aria della vita, non c’è differenza tra l’indifferenza della gente, tra differenziata e la referenziata dama altolocata, super classificata.

Siamo ostaggi in preda al cacciatore di taglie. Occhio non vede, cuore non vuole sentire quanti battiti fa al minuto fa all’anno, fa malanno.

Che emozione decidiamo oggi? Siamo morti tu non te ne accorgi.

Resuscitiamo solo quando diciamo Ti amo ma poi in un attimo scompariamo.

Ci separiamo, a volte ci spariamo, Che aria tetra si respira in Italia, Dove siamo tutti una gran canaglia.

Scegliere una rotta o sciogliere i nodi, Oppure anche sciogliere la neve che ci gela, scivolare lenti verso un cambiamento, portato dal vento, che portento.

Che gusto c’è nel caffè se ci butti l’amaro accumulato nei fondi della tazzina di ieri, Ci vorrebbe l’amore del cielo che tocchiamo col dito e ci dicono ancora che è vietato.

I miracoli sono solo eventi improbabili Senza rivoluzioni palpabili sulle labbra le nostre infuocate bocche di baci ardenti non si toccheranno mai.

 
 
 

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