Il fantasma di Circaltiero alle Croci (cap. VIII)
- Andrea Trofino
- 23 gen 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Circaltiero è un uomo passato a nuova vita e quando è passato è stato ovviamente messo sotto lungo il tragitto, quindi in poche parole, senza troppi giri, giri di parole appunto, senza troppi contorsionismi, possiamo tutti dire, senza neanche chiamare quelli della scientifica, che Circaltiero è morto mentre moriva messo sotto mentre passava, passato mentre gli altri restavano al presente guardando lui in un certo futuro più o meno definito, sotto la fossa.
Fu in pratica così che egli divenne il famoso fantasma Circaltiero alle Croci di cui nessuno parla ma ne parlo solo io e questo già è tanto. Dicono, e cioè lo dico io, perché gli altri in realtà tacciono, io dico, che adesso si aggira tra i colli e le spiagge ma anche sugli altopiani di 7000 metri di Rocca Sventolosa dove tira sempre un vento, un certo vento, vicino ad un convento e indovinate chi c’è dentro? Ovviamente venti nani, tutti molto gelosi delle alture e capirete perché. Tralasciando queste sottigliezze, capirete come Circaltiero sia il fantasma creatosi dalla morte cruenta agita su di lui di Mastro Colapignito detto anche Mostro di Colapignito nel giorno del 29 febbraio 2033 e rotti, alcuni diranno rutti e non sbaglieranno a dirlo, siccome l’alcolismo è assai frequente in questi piccoli, dimenticati da dio ma anche dal diavolo e da quello che ci sta in mezzo (poverino), buchi del mondo, forse addirittura buchi neri, giusto per non cadere nel volgare facendomi anche del male da solo, borghi così detti Medioevali per non chiamarli con il loro vero nome di paesi distrutti, disfatti, che nessuno vuole vedere e che tutti evitano (proprio come la morte), paesi divenuti deserti di anime e di corpi e soprattutto di corpi e con case che cadono da sole con l’infuriare degli elementi atmosferici. E’ darwiniano: dove non è possibile adattarsi, bisogna rifuggirlo in ogni modo, altrimenti muori prematuramente.
Quindi in questo remoto luogo del mondo rimane solo Circaltiero Alle Croci, ucciso tempo prima dal Mostro di Colapignito, con un colpo alle spalle, esattamente con una coltellata sola, singola, netta dietro alle spalle, preso alla sprovvista mentre egli acquistava provviste nel centro commerciale più vicino, lungo la spiaggia che si stendeva sotto l’altura dei 7000 metri invidiosa dei nani, poiché amava le bassezze dei mari.
Un fantasma accoltellato non abbandona mai il posto in cui l’hanno posterizzato. In pratica è rimasto appeso al muro vuoto del centro commerciale, incuneato dal coltello e il cemento, praticamente un Crocefisso, ecco perché “Alle Croci”. Sono queste dunque le presenze malefiche che continuano a invadere anche i posti più isolati dell’universo come Rocca Sventolosa. Si racconta, che Circaltiero gridi, urli tutta la notte, nella speranza che qualcuno venga a liberarlo da quella posizione sul muro ma nessuno e dico nessun vivo, può mai sentire le grida di aiuto di un uomo ucciso per mano del Mostro di Mastro Colapignito.
Questi ed altri miti, tra il vero e il supposto (e non pensate male dove) e anche il faceto sono le storie che continuano a girare e a farle girare un po’ a tutti gli abitanti di Rocca Sventolosa sopravvissuti alla catastrofe di cui vi parlerò nel prossimo Capitolo di questo entusiasmante documentario tra il mistero che divide la realtà dalla pazzia.
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