Il caso dell’uomo sepolto nella casa diroccata
- Andrea Trofino
- 10 ott 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Ho trovato il corpo del reato in una fossa caro Cherlock. Pensa che dovremmo indagare? Credo che sia morto di disperazione. E’ proprio un corpo, un corpo umano, probabilmente aveva anche un’anima. Non saprei Wuazzan. Dobbiamo indagare sul perché effettivamente quest’uomo sia deceduto così malamente seppellendosi praticamente da solo. Sembra quasi stato preso da una valanga di malessere esistenziale, dovremmo interrogare il Guru che frequentava.
Uno di quei soliti Guru? Quei Guru che promettono felicità e danno tormento ulteriore ai poveri malcapitati esseri umani che cadono nell’oblio dei ricordi. Cadono e si fanno male. Cadono come l’angelo caduto dal Paradiso, cacciato da Dio stesso. Un povero diavolo direi. Ma lei pensa che creda a queste cose Wuazzan? Non credo neanche a quel tizio che sta scrivendo questa storia dove ci siamo di nuovo io e lei. Magari mente, magari inventa, magari è tutto finto e non possiamo saperlo, siamo schiavi della sua penna, potrebbe essere lui il vero colpevole. Caro Cherlock, ho l’impressione che anche i nostri nomi fossero diversi in mano ad altri creatori di storie. Chissà di che morte è deceduto il nostro creatore. Dovremmo forse ritrovare le cause del suo decesso per scoprire come siamo finiti su queste pagine con questi strani nomi alterati dalla penna che ci sta scrivendo. Penna? Mmh. Non le usano più. Dicono ci siano strani fenomeni di lampeggi e accensioni su altrettanto strane forme di carta che emanano luce pulsante. Non sappiamo in che mondo ci troviamo. Sembra un mondo alieno al nostro! Dall’autopsia del cadavere, del nostro corpo del reato, abbiamo rilevato segni che indicano un forte aumento delle sinapsi dopaminirgeche, si può notare questo dagli occhi a palla e neri come buchi dell’universo che hanno assorbito il vuoto del cosmo. Il cosmo rappresenta la sua vita in questo caso specifico. Il vuoto cosmico della sua vita. Le mani sono scorticate e sulla lingua ci sono segni di abrasioni ad indicare l’ingestione di potenti droghe che bruciano la gola e successivamente anche i pensieri. Dalla fronte estremamente corrugata, stranamente rimasta così come se il rigor mortis non ci fosse stato possiamo ipotizzare un uomo afflitto da forti preoccupazioni, talmente forti da prevalicare la morte stessa. C’è un’ipotesi interessante riguardo al cuore: stranamente ingrossato, ha raccolto più sangue che mai come se lo aspirasse da tutti gli altri organi.
Dal cervello si presume. Non ne è rimasto molto ed è come se fosse stato prosciugato. In certi tempi diversi dai nostri dicono che le persone muoiono di preoccupazioni e il cervello tende a diventare minuscolo per l’eccessivo pompaggio del cuore che batte all’impazzata in uno stato alterato di ossessione che noi neanche possiamo immaginare caro Wuazzan. Noi viviamo ancora tempi tranquilli, siamo fortunati.
E quindi la causa della morte qual è? Decesso per malinconia? Decesso simile a quello di un uomo in preda alle agonie di amore… ma forse c’è dell’altro che non possiamo ancora capire. Cosa accade nell’anno in cui stanno scrivendo questa storia? Quali turbamenti possono causare un tale stato di prostrazione?
Wuazzan solo chi sta scrivendo può dircelo. Ma solo fino a quando non ce lo rivelerà potremo solo supporre. Non pensate che già l’analisi dell’autopsia abbia dato dei risultati a cui noi non saremmo mai potuti venire a conoscenza senza un po’ di macabra magia? Elementare, elementare, signor Cherlock. Dobbiamo indagare tra le righe che ci stanno facendo tornare in vita. La morte, dopotutto, è un’agonia a noi sconosciuti, poiché siamo eterni nella scrittura dei nostri creatori. Sarebbe interessante diventare vivi e morire per scoprire cosa si cela dietro questo strano caso del destino. Un uomo seppellito dai suoi stessi pensieri, sepolto dal dolore.
Comentários