Fai la tua parte e non metterla da parte
- Andrea Trofino
- 17 dic 2010
- Tempo di lettura: 2 min
Iniziare la parte dalla parte giusta, senza fissare la giornata incollata alla parete che non si scolla, scrollarsi di dosso un altro giorno come polvere del passato, andare avanti sempre con la propria parte o meglio ancora appropriarsi di una seconda parte, avere più ruoli da attore protagonista nella vita, talvolta è proprio fingendo di essere altri che siamo maggiormente noi stessi ma ciò non toglie e dunque mette un forte accento sul fatto che siamo anche una parte integrante e integrale così come lo è la crusca del pane, noi alla società stessa, a volte avanziamo (come pane in cucina) oppure andiamo avanti in piazza, non ci lasciamo fermare, caso mai dovremmo lasciarci formare, ma da chi ormai? Forse la cosa migliore è lasciarci forgiare dall’unica fiamma che ci tiene in vita, quella che ci scalda all’interno e accende il nostro combustile per dirigerci, volando come dirigibili, digeribili dal cielo che ci sputa dopo averci inghiottito, ma quest’ultima cosa la fa il mare, lo fanno i gorghi e gli ingorghi, siamo proprio trafficati e persi nel traffico, spacciamo e ci spacciamo, siamo noi e siamo altri, siamo tutti e ci stiamo dimenticando che non v’è divisione non c’è nessuno spartiacque tra me e te, e il sè, e quando ce ne andremo cerchiamo di non scavare i fosse, ma affondiamo i nostri propri aggettivi rendendoli vivi e portandoli alle mani, galleggianti, facciamoli giocare come coriandoli di… Natale che sprizzano gioia, per chi ci crede ancora, per chi non ci crede più, per chi non ci ha mai creduto. Se il mondo va a puttane tanto vale farci andare anche la luna e tutti gli altri pianeti. In fondo è questa la vita, siamo qui per cazzeggiare non date ascolto a chi vi dice altrimenti.



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