Amanti elettronici
- Andrea Trofino
- 11 nov 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Si può mai sognare di un elettronico sospiro
Lei scompare ogni tanto tra l’alba e il tramonto
Si lascia trasportare dal fiume alla deriva
Di parole a cascata su un video fluido senza riva
E’ il nuovo mare in cui sprofondare
È fatto a gocce tonde e quadrettini
Non riesci più a risalire e respirare
Affondi e nuoti tra chiocciole e asterischi
Sono i baci che ricevi e non corri rischi
Poi scompare ancora dal mondo universale
È un satellite che viaggia è costruito male
E’ tutto così apparente è tutto così importante
E’ la trasparenza del video come l’acqua che scende
Viaggia sul cavo per non interferire
E fa l’amore tra sbarre e parentesi quadre
Il suo cuore è un battito di dati decimati
Come tutti gli ultimi baci risparmiati
Lei non vola più come prima
Non ha più le ali ma resta in alto
E’ un’antenna spezzata che prende male
Lo schermo non si accende
E’ spenta e vuota ma non si arrende
Adesso è andata via come la corrente
Ridatemi il sole, la terra e i fiori
Riscoprire il profumo della pelle gli odori.
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