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A volte odio delle cose

  • Immagine del redattore: Andrea Trofino
    Andrea Trofino
  • 16 lug 2012
  • Tempo di lettura: 1 min
A volte odo delle cose. Poi più niente. Avevo un nome. Era Jimmy. La gente mi chiamava Jimmy. Era il mio nome. A volte odo delle cose. Poi più niente. Quando tutto è silenzio, sento il mio cuore. Quando quei terribili rumori giungono, io non sento niente. Non sento, non respiro, sono cieco. Poi tutto tace. Sento il battito di un cuore. Magari non è il mio cuore. Magari è il cuore di qualcun altro. Cosa sono io? A volte sbatte una porta, sento delle voci, poi più niente. Tutto si ferma. Si ferma tutto. Tutto si chiude. Si chiude completamente. Si chiude. Si chiude tutto. Si chiude completamente. Non vedo più niente, mai più niente. Siedo e succhio il buio. È quello che ho. Ho il buio in bocca e lo succhio. È tutto quello che ho. È mio. Mi appartiene. Lo succhio. H. Pinter
 
 
 

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