1517-2012
- Andrea Trofino
- 27 mag 2012
- Tempo di lettura: 3 min
Viviamo tempi pericolosi. Forse voi non mi credete, ma quello presente potrebbe essere il momento più pericoloso da quando la luce illuminò la terra. Potrebbe non essere vero ma molto probabilmente è vero. Ma quel che più importa è che dobbiamo farla questa supposizione.
I Bastioni di Orione si sono incrociati con le lancette del tempo di questo secolo ed indicano la mezzanotte più oscura. La falde del mare al di là dell’Orizzonte si sono innalzate fino a creare enormi onde pronte a sommergerci nel caso noi si continuasse a mentire sullo stato delle Cose che ci circondano e ci sfuggono di mano. La Cosmopolis Planetaria allineata con la corrente principale del nostro oceano crea sconquassi sismici su tutta la terra a noi conosciuta.
La Terra trema e noi facciamo altrettanto. Noi abbiamo paura. Noi che abbiamo eretto questa nuova Gerusalemme sappiamo che in essa fioriscono tali empietà che in confronto quelle del Papa tedesco non sono altro che scherzi da bambino e il maggiordomo non è vero che sia colpevole, ma lo avrebbe dovuto uccidere quel bastardo, con una pugnalata alla schiena, di notte, mentre una luna piena splendente ci indicava che una nuova luce poteva essere messa a disposizione per l’umanità. La luce di quella lama che ci avrebbe resi tutti più indifesi ma finalmente più liberi.
Monti. Tra i monti s’intravedono tramonti e strane bizzarre illusioni che nella nostra retina appaiono come visioni dell’al di là, di un Paradiso che può attendere o di una fenomenologia di creature aliene travestite da pagliacci. Dietro quei Monti forse si sta svolgendo un complotto che ci condurrà tutti alla povertà, alla morte, alla disperazione.
Io vi supplico, non siate fedeli, siate traditori se volete salvarvi. Uccidete l’amore che è in voi poiché esso vi illude di una felicità inesistente. Sembriamo saggi. Ma noi cristiani siamo savi esteriormente e completamente folli dentro. L’amore è stata la più grande bugia mai realizzata da quando l’uomo apparve sulla terra. Liberatevene e tornate ad essere veri, sinceri, autentici umani che sanno amare sena l’illusione di amare.
Siete soltanto dei gusci, la maggior parte di voi sono gusci vuoti, altri sono solo gingilli nelle mani del potere, di un Dio che non è mai esistito (se non per rendervi ancora più schiavi di quanto lo siete già). Gingilli di nessun valore che si piegano con le ginocchia di fronte ai propri assassini capaci anche di baciare loro le mani. Follia pura. Mai come adesso la gente è malata di schizofrenia. MAI prima ci furono tali assurdità come adesso.
Voi andate biascicando per le strade reclamando altri gingilli che pensate possano salvarvi. Siete dei poveri illusi. La vostra vacuità si metterà a schiumare alla vista di un pelo della barba di Gesù o di uno dei chiodi piantati nelle Sue Palme. Gusci. Siete soltanto gusci vuoti che cercano gingilli per riempirli.
E’ dalla mia latrina che vi dico tutto questo, dal mio cesso mentre faccio i miei bisogni, è dal mio gabinetto che puzza di piscio o come altro lo volete chiamare. Dalla mia fogna più oscura, là dov’è racchiusa la verità che non volete più comprendere perché folli. Completamente folli. Fortissimamente folli.
Seduto là sul trono colla testa china non riuscivo a respirare per il male alle viscere. Era come se avessi sotto di me un ratto enorme, massiccio, un ratto degli abissi che mi azzannasse le parti intime con i suoi denti. Mi avete fatto venire la diarrea, voi folli, il vomito, i conati, la nausea. Adesso basta e rinsavite.
Chi non vuol cantare con me continui pure ad ululare per conto proprio. Siete un branco di lupi allo sbaraglio nelle steppe. Se dobbiamo essere lasciati soli, seguiamo il vero Cristo rimasto solo.
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